
Cirque de la Solitude

Bella discesa

Manfredi e Francoise


Ultima fatica

Agostino sulla vetta
6 giugno
Il percorso si sviluppa lungo un sentiero facile, fra faggi e pini, qualche larice maestoso fa bella mostra di se.
Arriviamo al Lac de Nino, vorrei farmi il bagno ma non è permesso, continuiamo tranquillamente fino al Refuge du Manganu, stiamo al sole fino al tramonto… bellissimo.
7 giugno
Saliamo lungo il torrente du Manganu fino alla prima neve, una salita molto ripida sempre su neve da affrontare direttamente, puntando bene le punte degli scarponi fino al Passo Capitello, 2228.
Un solo attimo di stupore per il panorama fantastico e poi la mia disperazione per un passaggio di traverso su neve a strapiombo su un lago, poi una serie infinita di diagonali intervallate da rocce, mai avuta così tanta neve in una giornata… l’arrivo a Bocca di Soglia 2052 è esaltante, un altro nevaio da affrontare in verticale ci porta al Col Haute Route 2206.
Frane di blocchi di granito molto faticose da attraversare ed una lunga discesa su pietre ci fa raggiungere il Refuge Pietra Piana.
Un guardiano gentilissimo ci accompagna al dortoir dove prendiamo i posti letto, al sole ci beviamo una birra accompagnata da un formaggio puzzolentissimo ma squisito.
Arrivano gli altri, Josè, Francoise, Etienne, Gianmarie e altri che ormai ci accompagnano lungo questo estenuante ed affascinante viaggio.
La notte è lunga da passare con sonni intervallati da sveglie improvvise… forse la troppa stanchezza o la paura inconscia.
8 giugno
Invece di fare il sentiero tradizionale, anche per l’insistenza di Agostino, decidiamo di effettuare una variante lungo un crinale, mai stata una decisione più indovinata, dopo un primo tratto molto faticoso guadagniamo il crinale e scavalchiamo bel tre montagne fino a raggiungere il versante nord del monte D’oro, una lunghissima sosta al sole ci fa ritrovare tutti gli amici che avevamo sorpassato e tutti insieme scendiamo al Refuge dell’Onda.
Ci sistemiamo in tenda ed aspettiamo la cena al sole.
La cena diventa una bellissima serata, accompagnata da canti e grida esaltanti, il menu è straordinario: Zuppa (ottima), Lasagne, gustosissime formaggette, vino, una mela e alla fine Giandomenico Franchi, il guardiano, offre a tutti una quantità enorme di succo di mirto ( a me sembrava di mirtillo… buonissimo!
Si dorme male a causa del terreno in discesa ma la notte ci fa riposare comunque .
9 giugno
Partenza alle 7,25, salita fino al passo del Muratello, 2100 e sosta al sole in attesa degli amici, canti e scherzi ormai sono all’ordine del giorno, si parla francese, spagnolo, inglese.
Scendiamo lasciando gli altri al sole ed un dislivello di 1200 metri lungo la Cascade des Anglais ci porta a Vizzavona dove un cartello ci informa che da qui parte il GR20 per il nord ed il GR20 per il sud…. Siamo a metà strada ma le tappe future saranno meno faticose, sempre in terre Corsa, sempre fra questa gente apparentemente ombrosa ma che dice parole a me comprensibili come: - FEMU CASU, per dire stiamo attenti, mi sembra genovese… anche se a causa del passato non dovrebbero amare i genovesi… io dico loro che vengo da Genova e loro sono gentilissimi… bella gente, bella razza, bella storia.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.