Sento l'alito del mare;
la mia pelle si nutre di salsedine,
sento le grida dei gabbiani
e il frangere dell'onda
nella risacca.
La lenta e cadenzata
musica di un peschereccio
che stancamente arranca verso il porto,
carico di vita spenta,
di scaglie luccicanti
che mordono la pelle riarsa
di uomini selvaggi.
Poi volto le spalle,
verso il mio destino,
fra nere montagne
e brandelli di neve,
nell'arida e selvaggia Corsica,
il vento dentro gli occhi.